La Sicilia è una regione autonoma a statuto speciale, parte dell'Italia insulare. È la regione più estesa d'Italia (25.710 km²)[1] nonché la più estesa isola del Mar Mediterraneo, la settima d'Europa, la quarantacinquesima del mondo.

Ha come capoluogo Palermo ed è abitata da oltre 5 milioni di persone: ciò la rende, nonostante le grandi dimensioni, l'isola maggiore più densamente popolata del Mediterraneo dopo Malta. È una delle mete turistiche più importanti d'Italia e nel Settecento era l'ultima tappa del Grand Tour, il viaggio che i giovani aristocratici inglesi compivano in Europa per istruirsi.

Le minoranze in Grecia e i Ciam

Le minoranze in Grecia e i Ciam
La popolazione della Ciamuria è costituita soprattutto da Albanesi e Greci, con piccole minoranze. Ci sono dati discordanti riguardo al numero della comunità albanese. Secondo il censimento greco del 1923, gli albanesi in Ciamuria sono 100.000.In base invece a un censimento italiano del periodo fascista, la regione era abitata da 20.000 greci e 54.000 albanesi . Questo censimento italiano causò attrito con il governo greco, che accusò i fascisti di esagerare nel quantificare la presenza albanese.

Oggi i cam vivono soprattutto in Albania, mentre alcuni sono stati trasferiti in Turchia durante gli scambi di popolazione del 1923 tra Grecia e Turchia.

Una buona parte dei albanesi ciamuriati fecero parte dello scambio di popolazioni effettuato tra Grecia e Turchia col trattato di Losanna del 1923, e i restanti 20.000 albanesi-ciamurioti furono vittime della crescente discriminazione del governo di Ioannis Metaxas.
Nel 1943 i cam albanesi vennero espulsi forzatamente dalle loro case in Grecia[senza fonte]. Questo evento, come quello dell'espulsione di 12 milioni di Tedeschi alla fine della guerra sarebbe stato preparato ed ordinato dai comandi degli alleati Britannici ed Americani[senza fonte].

Negli anni '90 si è riaperta una "questione Ciamuria": i discendenti degli espulsi ciamurioti hanno rivendicato diritti sul possesso dei beni lasciati in Grecia e hanno manifestato la volontà di tornare nei territori d'origine. Il governo greco ha respinto la richiesta con la motivazione che durante la Seconda guerra mondiale alcuni ciamurioti (secondo gli odierni rappresentanti poche centinaia , un'esigua minoranza) aveva collaborato con le truppe d'occupazione dell'Asse. Tutte le rivendicazioni avanzate dai cam a partire dagli anni Novanta sono state respinte dal governo greco che considera la confisca delle proprietà degli stessi come bottino di guerra.


Il 10 gennaio 1991 è nato il National Political Association "Çamëria" (in albanese: Shoqëria Politike Atdhetare "Çamëria"), un'associazione che auspica il ritorno dei ciamurioti in Grecia e che rivendica il risarcimento dei beni lasciati nella regione. Il Chameria Political Association (CPA, Associazione Politica Ciamuria) lamenta un numero di 2.800 morti ciamurioti e oltre 35.000 espulsi, anche se questi dati non sono affatto verificabili; storici quali Victor Roudometof e Mark Mazower stimano il numero di espulsi in 18.000. I cam odierni sono prevalentemente mussulmani con una minoranza di Cristiani ortodossi. Ad oggi la popolazione cam di origine albanese, compresi i discendenti nati fuori della Cameria, ammonta a circa 600 mila persone. Oggi la popolazione di origine albanese e di lingua albanese in Ciamuria è in diminuizione, anche se ancora vi si trovano alcune comunità.

http://macedoniatour.blogspot.com/2009/05/le-minoranze-in-grecia.html